domenica 20 dicembre 2015

Metodo Recettivo Trifasico - Lezione n.7 - Ricerca e verifica


Il metodo recettivo trifasico ai suoi albori (2007) dovette creare un repertorio di musiche di Mozart per poter lavorare. Tali musiche andavano poi suddivise per categorie e ancora per fasi. Decidemmo da subito di non prendere in considerazione le musiche facenti parte del repertorio operistico mozartiano. Volevamo che fosse soltanto la musica “a parlare”, senza l’interferenza del messaggio verbale. All’inizio del nostro lavoro abbiamo fatto un’attenta analisi musicale di tutta l’opera strumentale di Mozart e abbiamo raggruppato i vari brani tenendo conto di caratteristiche oggettive strutturali della musica (tonalità di base, prevalenza armonica maggiore o minore, sequenza e caratteristiche armoniche, tessitura melodica e armonica, tempo, velocità e struttura del brano, prevedibilità, ripetitività, dinamica, timbrica, rallentando/accelerando, strumentazione). Alla fine di tutto ciò disponevamo di una ventina di gruppetti di brani distribuiti per caratteristiche simili. Una volta “eletto” un solo brano rappresentativo di ogni gruppo, lo abbiamo inserito nell’elenco delle musiche da sottoporre per la ricerca preliminare. In questo modo potevamo costituire una rosa di brani da somministrare a soggetti volontari con un’intervista strutturata.
Così le musiche furono sottoposte a 30 soggetti, ai quali veniva chiesto di compilare una scheda alla fine di ogni ascolto. Ogni brano veniva descritto con 4 diversi items (triste, arrabbiato, ansioso, sereno–supportivo). Il giudizio possibile per ogni item era costituito da un punteggio da 1 (poco) a 5 (molto). I brani che ricevettero i punteggi più alti furono rispettivamente inseriti nelle prime fasi di rabbia, depressione e ansia (a seconda della caratteristica emotiva risultata predominante). I brani definiti prevalentemente sereni–supportivi, furono inseriti nelle terze fasi e, considerandone sempre la matrice emotiva dominante, suddivisi fra le tre diverse categorie.

Caratteristica       Poco –––––––––––– Molto
Triste                      1       2       3       4       5
Arrabbiato              1       2       3       4       5
Ansioso                  1       2       3       4       5
Sereno–supportivo 1       2       3       4       5

Le seconde fasi vennero alla luce compilandole con i rimanenti altri brani, le cui caratteristiche erano a metà fra la fase uno e la fase tre, e furono sempre ripartite fra le tre categorie con il medesimo criterio.
Disponevamo a questo punto delle tre categorie di intervento terapeutico, e di tre fasi operative per ciascuna categoria (9 cd musicali), di conseguenza potevamo procedere alla verifica dell’efficacia del metodo.
Senza dilungarmi troppo spiegando la ricerca e la verifica del metodo che trovate abbondantemente descritta sul manuale mi limiterò a dire i risultati a cui ha portato:

Risultati a breve termine:
Al termine delle sedute del metodo recettivo trifasico il 97,5% dei pazienti trattati ha riscontrato un beneficio emotivo.

Risultati a lungo termine (3 mesi di trattamento, 10 sedute):
il trattamento ha prodotto dopo 3 mesi, sulla base del test SCL–90 (Synthomatic chek list 90, 1973), un questionario self report che indaga nove aspetti fondamentali della salute psichica dell’individuo attraverso 90 domande a cui si deve rispondere con numeri compresi fra 0 e 4 (0: per niente, 1: un poco, 2: moderatamente, 3: molto, 4: moltissimo) ha dimostrato che il metodo recettivo trifasico, che pur nasce per sintomi ansiosi, depressivi o di rabbia, ha effetto anche sugli altri aspetti, e talvolta in misura maggiore. Questa ricerca è stata condotta su 6 pazienti, a cui è stato somministrato il test prima del trattamento e 3 mesi dopo il trattamento (per un totale di 10 applicazioni).
Il maggior impatto è stato sui pensieri paranoici. A seguire e sempre in ordine di efficacia, sull’ansia, la depressione, e l’ostilità (rabbia), come del resto ci aspettavamo che fosse. Proseguendo in discesa ha migliorato aspetti dei disturbi ossessivi–compulsivi, aspetti psicotici e aspetti di sensibilità alle relazioni interpersonali. In minor misura, ma sempre in maniera significativa, il trattamento ha avuto effetti sulla riduzione di sintomi somatici e sull’ansia fobica. Il trattamento a medio termine non ha dunque avuto effetto negativo, o nullo, su nessun aspetto psicopatologico indagato dal test SCL90.
Se pur il progetto Mozart e la ricerca parallela hanno verificato gli effetti in tutto su 10 pazienti (un campione troppo piccolo per essere significativo) ciò vale soltanto per i risultati a medio termine. In effetti il metodo, per ciò che riguarda i risultati a breve termine, è stato misurato ed applicato su altri 20 pazienti, sottoposti mediamente ad almeno 5 applicazioni ciascuno (100 sedute).

Efficacia a breve termine del trattamento
Effetto positivo  96 %
Effetto nullo   2 %
Effetto negativo  2 %

I risultati positivi ottenuti nell’immediato hanno su per giù confermato quelli delle due ricerche con il controllo dei test anche per il medio termine. Infatti l’applicazione sul momento ha modificato in maniera positiva lo stato emotivo dei pazienti nel 96% dei casi. Nella percentuale del 2% si è registrato un effetto nullo, e nel rimanente 2% l’applicazione ha prodotto un peggioramento del sintomo manifestato all’inizio della seduta.
In virtù di ciò riteniamo il metodo trifasico significativa-mente efficace poiché, se pur ci interessano anche i risultati più duraturi (a medio e lungo termine), degni di successive verifiche sperimentali, l’effetto sul momento è ciò che noi riteniamo essere più importante, nonché la motivazione fondamentale che ci ha portato ad elaborare il metodo stesso.

Archivio dei brani del Metodo Recettivo Trifasico

14/12/2015 Lezione N.1 - Premesse
15/12/2015 Lezione N.2 - Panoramica sul metodo
17/12/2015 Lezione N.3 - Il potere della musica
17/12/2015 Lezione N.4 - I princìpi del TRM
19/12/2015 Lezione N.5 - Fasi e categorie
19/12/2015 Lezione N.6 - Programmi del TRM
20/12/2015 Lezione N.7 - Ricerca e verifica
20/12/2015 Lezione N.8 - Indicazioni e modalità
20/12/2015 Lezione N.9 - La somministrazione

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