mercoledì 10 ottobre 2012

Novità e App per tradimenti tecnologici

Dott. Mauro Corsaro

Se un tempo la tecnologia era diversa e circoscritta, oggi compare dappertutto. Non solo ci accompagna nel nostro lavoro quotidiano, ma conduce in un certo qual modo le nostre relazioni. Mi spiego meglio. Noi illusi di gestire le relazioni tecnologiche e virtuali ignoriamo che se il nostro social network di riferimento chiudesse all'improvviso entreremmo quasi nel panico.
Una recente notizia mi ha indotto a riflettere. Da poco è uscita un'applicazione - un'APP - per cellulari di moderna generazione (android, ecc.). Si chiama "Gleeden" ed ha lo scopo di aiutare le persone a "tradire meglio il proprio partner".

Scaricando l'App, il traditore tecnologico verrà messo nella condizione di visualizzare i vari potenziali partner con lo stesso intento disponibili nelle vicinanze. 24h su 24.
 
E allora ecco che mi viene in mente una riflessione. Se un tempo si conosceva una persona, questa ci attraeva e forse l'adulterio veniva commesso, oggi è tutto il contrario: si tradisce, forse la persona potrebbe attrarci e in ultimo magari si avrà il tempo di conoscerla.
 
Gli illuminati del marketing riescono ormai in tutto. Proprio come i beni di consumo tecnologico per cui ci indebitiamo e facciamo ore di fila davanti al negozio, l'occasione del "possesso" ci spinge al di là della presenza di una reale motivazione. "Non ho bisogno di quel prodotto ma lo compro perché esiste".
 
Questo hanno ottenuto. Si tratta della "gallina dalle uova d'oro".
Anche riguardo all'amante, questo rovesciamento del processo ci spinge ad avere l'applicazione e ad utilizzarla (nonché a tradire) per una banale logica di marketing sociale, in relazione ad una figura "amabile" che neppure conosciamo e forse neppure esiste.
 
La nostra attuale società è proprio questo:
"Intanto scarico l'App, tradisco e poi valuto la persona"; proprio come ormai diciamo "intanto compro il prodotto e poi valuto le possibilità e le comodità che mi porta".
 
Il neuromarketing ha fatto centro aggirando le barriere razionali. Nessuno si chiede più "Ma questa cosa mi serve?"
Senza tale dubbio l'azione è immediata e compulsiva.
 
Dott. Mauro Corsaro

4 commenti:

  1. L'illusione è di essere liberi, ma è il contrario.

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  2. ...vera e propria compulsione...a mio avviso! senza considerare le conseguenze che ormai si hanno già dalle più tenere età!

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  3. La struttura della società è in continuo decadimendo, alcuni si accorsero già dalla fine del '700, i valori che sorreggevano la sociètà antica sono crollati,sia in occidente che nel resto del pianeta terra,le visioni religiose dei vari popoli sono state sostituite da visioni a sfonfo capitalistico, dove la merce diventa l'unico dio onnipresente. L'essere umano rimane e rimarrà sempre più solo e isolato, il cui unico conforto sarà la realtà virtuale.Tutto è merce, anche l'uomo,questo sistema pilotato dai signori del commercio, manager con il potere del denaro, legati tra di loro con i signori delle banche, e i signori della politica nazional-mondiale.D

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