martedì 22 febbraio 2022

Presentazione

Prof. Dott. Mauro Corsaro
corsaromauro@gmail.com

SITO WEB
Centro Associazione Resilienza Psicologica Emotiva e Comportamentale


Psicologo, Psicoterapeuta esperto in neuropsicologia.
specializzato nei disturbi del tono dell’umore, di panico, e dell’emotività.

Il Dott. Mauro Corsaro, psicologo e psicoterapeuta, esercita sia in ambito privato (sedute individuali e di gruppo) che presso strutture sanitarie accreditate. È abilitato all’esercizio della professione e iscritto all’albo degli psicologi della regione Lazio. Oltre all'attività clinica si occupa di ricerca e di docenza che svolge anche in ambito di collaborazione universitaria. Esperto di Comunicazione non verbale e musicoterapia, ha inoltre una formazione in neuropsicologica clinica nelle demenze in età senile.
STUDI:
Laurea in psicologia Clinica con la tesi dal titolo: "Anoressia mentale, trattamento e prevenzione” alla Sapienza di Roma
Iscritto Albo psicologi – psicoterapeuti della Regione Lazio: n° 13508 dal 06.02.06
Scuola di specializzazione riconosciuta dal M.I.U.R.: SPIM Scuola di Psicoterapia Integrata e Musicoterapia
Attestato corso sulla psicologia delle emergenze. Tecniche d'intervento in situazioni di crisi.
La Riabilitazione infradisciplinare nell’anziano fragile.
Comunicazione non verbale e analisi del linguaggio corporeo.
Psicologia e psicosomatica.
PUBBLICAZIONI:
2019 MANUALE - Corsaro M. Induzioni immaginative guidate - UniversItalia editrice s.r.l. – Roma
2013 MANUALE - Corsaro M. Musicoterapia con Mozart: Metodo recettivo trifasico - UniversItalia editrice s.r.l. – Roma
2013 LIBRO - Corsaro M. Lavorare sull’autostima - UniversItalia editrice s.r.l. – Roma
2013 MANUALE - Corsaro M. Senescenza: dalla biologia alla psicologia - UniversItalia editrice s.r.l. - Roma
2012 Corsaro M. Il cognitivismo e la psicosomatica (cap.VII) pubblicato in “I disturbi psicosomatici - Approcci teorici e interventi clinici” autori vari a cura di Rosario Di Sauro - Aracne editrice s.r.l. – Roma
2012 Corsaro M. Teorie della personalità (cap.I), I processi mentali superiori (cap.II), La comunicazione non verbale (cap.V), pubblicati in “Elementi di psicologia per l’operatore sanitario” autori vari a cura di Rosario Di Sauro - Aracne editrice s.r.l. - Roma
2012 MANUALE - Corsaro M. Effetti della musica sui processi mentali - Dal marketing alla clinica - UniversItalia editrice s.r.l. – Roma
2012 Corsaro M. Il ruolo del caregiver nell’anziano fragile (cap.V), pubblicato in “La relazione d’aiuto” (quaderni Ceripa); autori vari - Aracne editrice s.r.l. - Roma
2012 MANUALE - Corsaro M. Psicologia cognitiva integrata - Teorie della mente e applicazioni cliniche - Aracne editrice s.r.l. – Roma
2011 MANUALE - Corsaro M. La comunicazione non verbale - Analisi del linguaggio corporeo - Aracne editrice s.r.l. – Roma
2011 Corsaro M. Coscienza musica e consapevolezza (cap.X), pubblicato in “Riabilitare l’anziano fragile”; autori vari - V seminario di formazione; Atti 13 Giugno 2009. Casa di cura Villa Sacra Famiglia – Roma
2011 Corsaro M. e Valeri M. Mozart e il metodo in tre fasi: Musicoterapia come intervento emotivo (cap.VIII), pubblicato in “Riabilitare l’anziano fragile”; autori vari - V seminario di formazione; Atti 13 Giugno 2009. Casa di cura Villa Sacra Famiglia – Roma
2010 Corsaro M. e Valeri M. Musicoterapia con Mozart: Il metodo in tre fasi; pubblicato in “Mente e corpo di fronte alla cura medica”; percorsi di integrazione tra medicina e psicologia per migliorare l’intervento terapeutico; a cura di Reposati F. e Miraldi M. - Edizioni Thesan e Turan s.r.l. - Montepulciano (SI)
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE:
2007 (Maggio). Docente al seminario tenutosi a Villa Sacra Famiglia (Roma) rivolto a medici e fisioterapisti, “Divers@mente”, per la “ricerca di nessi in progetti riabilitativi nella demenza”
2008 (Maggio). Docente al IV seminario di formazione che si è tenuto a Villa Sacra Famiglia (Roma) “Il problema della coscienza in riabilitazione” rivolto a medici e fisioterapisti
2008 (Ottobre). Relatore al convegno nazionale di musicoterapia tenutosi presso l’istituto “Opera don Calabria”, sul tema della “Applicazione della musicoterpia con i pazienti psichiatrici”
2009 (13 Giugno). Docente al V seminario di formazione che si è tenuto a Villa Sacra Famiglia (Roma) “La riabilitazione nell’anziano fragile, un progetto infradisciplinare” rivolto a medici e fisioterapisti; titolo del tema trattato: “Musicoterapia per un intervento emotivo”
2009 (20 Novembre). Partecipa ad una “tavola rotonda” sul tema: Una psicoterapia socialmente accessibile; presso l’istituto “opera don Calabria”
2010 (20 Maggio). Seminario “Musicoterapia attiva e recettiva; - I parte (introduttiva)”; Villa Sacra Famiglia – Roma
2010 (2 Luglio). Seminario “Musicoterapia recettiva e trattamento dei sintomi - II parte (applicativa)”; Villa Sacra Famiglia – Roma
2011 (Novembre). Relatore unico al seminario di formazione in “Tecniche di analisi della Comunicazione non verbale”; Ce.R.I.P.A. – Latina
2012 (Marzo). Relatore sulla “Relazione d’aiuto e caregiver nell’anziano fragile” seminario Ce.R.I.P.A. – Latina
2012 (Dicembre). Docente sulle “Tecniche d’osservazione” corso di counselling Ce.R.I.P.A. – Latina
2013 (Aprile). Docente sulla “Comunicazione non verbale” corso di counselling Ce.R.I.P.A. – Latina
2015 Docente sulla “Comunicazione non verbale e Tecniche di osservazione in psicologia” corso di formazione “Centro Don Orione” – Roma
DOCENZA UNIVERSITARIA:
2010 (Novembre). Correlatore alla sessione di laurea di Novembre all’Università cattolica del Sacro cuore, facoltà di medicina e chirurgia “A. Gemelli” – Roma
2011 (fino al 2013). Docente collaboratore con la cattedra di psicologia sociale alla facoltà di medicina (scienze infermieristiche e ostetriche) Prof. Rosario Di Sauro - Università di Tor Vergata, Roma
2011 (Dicembre). Lezione sulle “Tecniche di analisi della Comunicazione non verbale” alla facoltà di medicina; Università di Tor Vergata – Roma
2012 (Febbraio). Lezione sulle “Tecniche di analisi della Comunicazione non verbale” alla facoltà di medicina; Università di Tor Vergata – Roma
2013 (Febbraio). Lezione sulle “Tecniche di analisi della Comunicazione non verbale” alla facoltà di medicina; Università di Tor Vergata – Roma
2013 (Marzo). Lezione sulle “La comunicazione” alla facoltà di fisioterapia; IDI – Roma
L'APPROCCIO TEORICO:
Psicoterapia Clinica Cognitiva integrata.
Psicoterapia ad orientamento cognitivo integrato con altre tecniche di psicoterapia.
Dal 2017 Professore a Contratto presso l'Università Pontificia Lateranense - Camillianum, cattedra di musicoterapia e neuroscienze.
AUTORE IDEATORE CON LA DOTT.SSA MANUELA VALERI DEL T.R.M.
Archivio dei brani del Metodo Recettivo Trifasico
Metodo ideato e sviluppato nel 2008 dal Dott. Mauro Corsaro e dalla Dott.ssa Manuela Valeri

8 commenti:

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  2. Buongiorno,
    Ultimamente non so che mi sta succedendo. Non sono mai stata una persona molto socievole con gli altri. Diciamo che ho sempre avuto dei problemi a relazionarmi con le persone che non conosco o con le quali ho poca confidenza. Con i miei amici invece mi sento a mio agio e non ho nessun tipo di difficoltà a parlare di qualsiasi cosa; so che loro non mi giudicheranno mai e questo mi fa sentire più libera di esprimere me stessa senza timori. Da maggio del 2012 fino agli inizi del 2013 inizia per me un periodo di depressione e forte stress, che è sfociato talvolta in attacchi di autolesionismo, in seguito ad una storia finita male e a causa di quell’essere (non lo nomino) che mi ha fatto stare in agonia per due mesi prima di cacarmi. Una volta uscita dal periodo, ho cominciato a guardarmi intorno e ho riacquistato un po’ di fiducia in me stessa. Ma ora viene il dunque; da aprile è cambiato qualcosa in me, soprattutto per quanto riguarda il rapporto che ho con gli altri. E’ difficile da spiegare, in pratica non riesco più a relazionarmi con le persone che mi circondano, non riesco più sostenere una conversazione, non riesco più a comunicare con gli altri e la realtà esterna. Quindi per paura di dire qualcosa di inappropriato o fuori luogo me ne resto sempre in silenzio in disparte ( questo succede meno con i miei amici fidati, come ho già scritto sopra). Mi è capitato anche a scuola durante le interrogazioni di non sapermi esprimere( ho sempre avuto voti alti). Il problema è che mi sto isolando sempre di più dalla realtà; mi rifugio nei sogni, nel mio mondo di fantasia, immaginandomi conversazioni e situazioni nelle quali spesso sono la protagonista( ma non necessariamente). Sto ore a fissare il muro immaginando cose che probabilmente non si realizzeranno mai. Oppure sto al computer e navigo su internet. Questo ovviamente mi toglie molto tempo allo studio ed è per questo motivo che quest’anno ho avuto un calo ( sono in quinta superiore e ho la maturità); ma io non ci riesco proprio a concentrarmi, ho la testa nel mio mondo e sono capace di pensare ore e ore alla stessa cosa in modo quasi ossessivo. Quando torno alla realtà, mi sento come se quest’ultima non mi appartenesse e mi fosse estranea. Mi sembra così assurdo il mondo in cui vivo, sono così assurde le cose che faccio, è assurda la mia vita. E’ come se mi avessero gettata in una realtà che non mi appartiene. Ho paura di perdere definitivamente il contatto con la realtà e di incominciare a vivere in un mondo tutto mio, proprio come succede a chi soffre di autismo. Poi inoltre mi spaventa il fatto di non riuscire più a comunicare. Da che cosa può essere provocato secondo lei? Ho sviluppato forse la sindrome di Asperger, una forma leggera di autismo? Se fosse così, c’è un modo per guarire? Sono disperata e in più sento che la situazione mi sta sfuggendo di mano. Mi sto chiudendo sempre di più in me stessa ma non lo faccio apposta. La prego mi aiuti. Grazie per l’attenzione.

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  3. Buongiorno a lei. Da quel che leggo mi sembra di capire che si trova in un momento estremamente difficile. Non si tratta della sindrome di Asperger (che esordisce nell'infanzia) né di forme autistiche. Gli episodi di estraneazione che lei descrive, sembrano più dei momenti dissociativi in cui si crea una realtà alternativa dove le cose vanno come vuole lei ed è "vincente"; e soprattutto (mi sembra capire sia il nocciolo) nessuno la giudica. Ovviamente lei ha subito uno stress emotivo forte da "angoscia da perdita" affettiva che ha danneggiato il suo "Io". Ciò che le consiglio è di parlare anche in famiglia di questo suo malessere, e di prendere in considerazione il fatto di rivolgersi ad uno specialista della salute mentale ed iniziare un percorso terapeutico, poiché alcuni sintomi che descrive sembrano piuttosto seri. Le auguro una pronta "guarigione" e che lei possa riprendere il controllo della sua vita presto e bene.

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    1. La ringrazio per aver risposto. I miei familiari sono solo a conoscenza del periodo di stress e depressione che ho passato, ma non gli ho ancora parlato di quello che mi sta succedendo ultimamente. Non l'ho fatto perché pensavo fosse solo una fase passeggera, ma a quanto pare non lo è. A breve ne parlerò in famiglia e credo che mi rivolgerò ad uno specialista perché questa incomunicabilità e isolamento mi sta distruggendo la vita. L'unica cosa che mi rassicura è il fatto di poter uscirne con l'aiuto di qualcuno, lo spero. Secondo lei dovrei rivolgermi ad uno psichiatra o va bene anche uno psicologo?

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  4. Secondo me può contattare uno psicologo psicoterapeuta, che eventualmente verificherà il coinvolgimento di uno psichiatra.
    Le faccio tanti auguri. Può contattarmi per mail qualora avesse necessità.

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  5. Buonasera dottore, sono una madre di una ragazza di 21 anni. Mia figlia è sempre stata una ragazza un po' difficile, fin da bambina. In questo ultimo periodo sta avendo dei comportamenti particolarmente aggressivi nei confronti nostri e delle persone che le stanno vicino. E' irascibile, sempre arrabbiata, alza spesso la voce, ci offende.. è capitato anche che alzasse le mani. ( è stato questo suo gesto a farci allarmare in particolar modo). Ha lasciato il suo ragazzo in modo terribile. Noi abbiamo cercato di farla ragionare, ma niente, lei non ne vuole sapere più di niente. Reagisce d'impulso e commette un sacco di errori gravi. Si sta autodistruggendo, delle volte mi viene da pensare che lo faccia apposta... Eppure è sempre stata una ragazza intelligente, certo non era tranquilla come le altre, perché si è sempre messa nei casini,ma era pur sempre una ragazza intelligente. Ora invece ha perso completamente la testa. Ha lasciato l'università e passa la maggior parte dei giorni in casa a letto a non fare niente. E se provi a chiederle che cosa ha, comincia a dare di matto. Si rifiuta di andare da uno psicologo e noi non possiamo portarcela di peso. Qualche giorno fa a gettato il piatto in terra perché non voleva mangiare e io insistevo perché mangiasse. Io volevo solo aiutarla. Il piatto è andato in frantumi e lei si è anche fatta male. Ha sbattuto la porta e si è chiusa a chiave in camera fino alla mattina dopo, senza rispondere. Un altro episodio violento è stato quando ha tirato uno schiaffo a sua sorella di 20 anni perché le aveva preso il suo vestito preferito proprio la sera che se lo voleva mettere lei. Io e mio marito abbiamo le abbiamo divise e lei è scappata di casa per due giorni... (è andata da una sua amica). Noi vorremmo tanto aiutarla ma non sappiamo come fare, perché lei rifiuta ogni nostro aiuto. In più ci sentiamo in colpa per aver sottovalutato la situazione negli anni passati... Ne ho parlato con una mia amica psicologa e lei mi ha detto che potrebbe soffrire di ebefrenia, che è venuta fuori con la crescita e l'età adulta. Mi potrebbe spiegare meglio cosa è questa malattia? E soprattutto come posso fare per aiutare mia figlia?

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  6. Buonasera.
    La situazione che descrive appare piuttosto delicata. Ovviamente non mi è possibile fare una diagnosi precisa. Ciò che mi sembra è che sua figlia abbia problemi importanti di rabbia e disturbi del tono dell'umore. Riguardo al "mettersi nei casini", posso solo immaginare di cosa si tratta. Non escluderei piuttosto un disturbo borderline di personalità. Logicamente ciò che sto dicendo non ha nessun valore diagnostico ufficiale. Riguardo all'ebefrenia (schizofrenia ebefrenica) si tratta di un tipo, appunto, di schizofrenia. Ora si chiama in modo diverso. La schizofrenia è una psicosi e richiede sintomi ben precisi (udire voci che altri non odono, distorsione della realtà, ecc.). Per una diagnosi corretta dovrebbe essere visitata. Suggerisco di tentare di convincerla, magari utilizzando una figura a lei amica o di cui ha fiducia. Le faccio intanto i miei auguri, la invito a ricontattarmi sulla mia mail.
    Distinti saluti.
    Dott. Mauro Corsaro

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  7. Il problema è che non ci sono versi di convincerla e non vuole andare nemmeno a parlare da questa mia amica. Sono mesi che ci proviamo... In più sono sempre più frequenti episodi violenti seguiti da fughe. Tutte le volte lei dice di essere stata da amici/amiche, ma non mi fido e ho sempre paura che si metta in qualche brutta situazione. Non so praticamente più nulla della sua vita privata. Lei dice di odiarci e che dobbiamo stare lontano da lei, ma sono sua madre come faccio a fregarmene? Io vorrei solo che fosse una ragazza come tutte le altre. Tutte le volte che la vedo è una pugnalata al cuore.

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